Mi ha da subito affascinato la storia e la cultura dei Maori e da come mi è stato raccontato e spiegato dai locali che ho incontrato finora, hanno avuto un evoluzione e destino un po’ diverso rispetto agli aborigeni australiani, soprattutto dopo la colonizzazione degli europei.
Si dice che i Maori si siano spinti qui in Aoteaora dalle isole Polinesiane, ma non si sa precisamente quando e come, visto le difficili condizioni di navigazione di questa parte del Pacifico, considerando poi le piccole imbarcazioni dei Maori dell’epoca.
Vivevano qui felici e tranquilli fino a quando sono arrivati gli inglesi, e come già ho raccontato nei posti passati, non sono stati decenni facili per queste popolazioni, anche se si sono sempre difesi più che potessero e questo avrà creato sicuramente una maggiore considerazione e rispetto da parte degli europei, rispetto agli aborigeni australiani. Nonostante sia diminuito notevolmente il numero delle tribù nel corso di questi due secoli, alcune di loro, possono ancora oggi vivere come in passato, avendo tuttavia i diritti e le terre che spettano loro. Il museo Te Papa, che significa appunto “La Nostra Terra”, illustra in dettaglio la storia morfologica, naturalistica e antropologica della Nuova Zelanda, con un ampia sezione appunto alla cultura Maori. Si possono vedere capanne ricostruite, ed entrarci dentro, la loro cucina, i canti e tradizioni, i vari tipi di tribù e i significati dei Moko, ovvero i tatuaggi sul volto, e i ciondoli d’osso.
È tutto molto interessante e spiegato in maniera interattiva, uno spasso per gli adulti che non annoia e un paradiso per i bambini con i vari giochi creati apposta! Dopo la grande sezione dei Maori, si arriva al XIX secolo, quando il paese diventa ufficialmente colonia inglese, la scoperta dell’oro, le battaglie dei Maori e gli accordi pacifici, fino alle battaglie socio politiche del secolo scorso.
La Nuova Zelanda, infatti, è stato uno dei paesi precursore di molte diritti civili. Come per esempio il diritto di voto alle donne, nel 1890! E quello dei Maori pochi anni dopo!
C’è anche una parte che riguarda i disastri naturali come per esempio i terremoti più forti di questi ultimi anni, con foto, video e addirittura una riproduzione di una scossa: si entra in una casa ricostruita, con mobili e utensili e all’improvviso arriva la scossa e la vivi di persona!
Infine c’è la parte più divertente, che riguarda la cultura, l’identità dei Kiwi, il loro modo di vivere e anche il loro accento particolare. Se non sei neozelandese, è un po’ difficile capire chi siano i personaggi che hanno fatto la storia nazionale, ma le tabelle descrittive ti aiutano a capire; comunque sia, da quello che vedo, sti neozelandesi, sembrano proprio un popolo con tanto senso dell’umorismo. Ma che simpatici!